PICCOLO MUSEO DELLA LUCE

La lampada francese di Charles Pigeon era prodotta nel 1885. Il corpo funge da serbatoio del carburante. Sulla faccia posteriore maniglia di presa manuale con asola per un eventuale fissaggio a muro. Unico foro superiore per il caricamento del combustibile e per avvitare il beccuccio, con rotella per regolare l’altezza dello stoppino. Il marchio presenta la figura di un piccione su un globo terrestre che tiene con il becco una lampada. Una curiosità riguarda una garanzia eccezionale per le lampade prodotte tra il 1900 e il 1910, che assicurava al cliente che fosse riuscito a far esplodere la lampada, una ricompensa di 10.000 franchi, circa 40.000 euro del 2008. Pigeon dovette rimuovere l’iscrizione, dopo le continue contese in tribunale con chi sosteneva che era riuscito a far scoppiare una lampada.

Tra le molte lampade a carburo, una tascabile ed una con largo riflettore e piezoelettrico.

Tra le lampade ad olio che sono una trasformazione del portacandela, questa lampada presenta un coperchietto a vetro apribile, una farfalla di regolazione dello stoppino e la possibilità di aggiungere olio nel piccolo serbatoio alla base

La lampada elettrica a 4,5 v di VILABA (acronimo di Vincenzo La Barbera di Roma) ha cun coperchietto di protezione della lente. Vilaba distribuiva per il ‘Regio Esercito’ anche una bussola.

Lampada La Barbera
Lampada La Barbera

Lumini o mini lampade a olio (donazione Nicola Di Domenico) e candela con porta fiammiferi prodotta dalla Soho Foundry in Australia. Iscrizione: “SOHO DUNNY LIGHT – SOHO FOUNDRY SOVERIGN HILL BALLARAT”

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